La guerra corre sul Pc. Perché gli attacchi cibernetici sono una vera forza militare.
Martedì, 14 giugno 2011 • Categoria: Intelligence
LA PARALISI. Lo scenario è ben presente nei piani alti della sicurezza americana. «Viviamo in un mondo in cui la guerra informatica è ormai reale e può minacciare le nostre reti e il nostro sistema finanziario», ha ammesso il direttore della CIA Leon Panetta in un'intervista alla Abc. Lo ha dimostrato la recente violazione degli account Gmail di funzionari del governo americano, politici asiatici, attivisti cinesi, militari e giornalisti. Gli hacker hanno rubato le password delle caselle di posta elettronica e copiato tutti i documenti presenti. Una quantità di informazioni inestimabile. Secondo gli Usa, l'origine dell'operazione è la Cina, e più precisamente Jinan, sede di una accademia per hacker governativi.
La prossima mossa della Casa Bianca sarà considerare un hacker alla stregua di un terrorista. «Se ci causate un blackout nazionale, noi vi rispondiamo con i missili», è l'annuncio alla Rambo arrivato direttamente dal Pentagono.
IL MONDO SENZA RETE. Neutralizzare internet, per esempio, bloccherebbe la pubblica amministrazione, le linee aeree e le ferrovie non potrebbero emettere biglietti né controllare i propri veicoli, la Borsa sarebbe incapace di portare avanti transazioni.
Una guerra del genere può provocare più vittime di una bomba nucleare. Basta immaginare il blocco a distanza dei macchinari di un ospedale, o la chiusura delle porte di un centro commerciale e togliendo l'aerazione un sabato pomeriggio, o ancora di fermare la rete della metropolitana. Per fare tutto ciò basta togliere la luce per tutto il tempo necessario a far scaricare gli impianti d'emergenza.
Una guerra del genere può provocare più vittime di una bomba nucleare. Basta immaginare il blocco a distanza dei macchinari di un ospedale, o la chiusura delle porte di un centro commerciale e togliendo l'aerazione un sabato pomeriggio, o ancora di fermare la rete della metropolitana. Per fare tutto ciò basta togliere la luce per tutto il tempo necessario a far scaricare gli impianti d'emergenza.
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